Riunione Periodica per la Sicurezza sul Lavoro. L’occasione per migliorare la gestione del rischio in azienda

27 October 2023

In tutte le aziende con più di 15 dipendenti si deve tenere una Riunione Periodica per la sicurezza. Lo prevede l’art.35 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n°81 e s.m.i.
L’incontro è obbligatorio, ha cadenza annuale e deve essere indetto dal Datore di Lavoro, che chiama allo stesso tavolo di confronto tutte le figure della sicurezza dell’impresa. L’argomento è il monitoraggio e il miglioramento continuo delle condizioni di salute e sicurezza nel luogo di lavoro. Dunque, si tratta di un’occasione di verifica fondamentale sulla prevenzione e protezione dai rischi. La sfida è trasformarla da semplice adempimento normativo a banco di prova di un approccio innovativo e partecipativo alla sicurezza sul lavoro, con effettive opportunità di dialogo, confronto e miglioramento di best practice di prevenzione davvero calate sulla realtà aziendale.

Ciascuna figura presente viene sollecitata a dare il proprio contributo per identificare i rischi e avanzare proposte di aggiornamento delle strategie di prevenzione, tanto più importanti oggi, di fronte alle incalzanti evoluzioni tecnologiche e ai sempre nuovi modelli organizzativi. Per questo la riunione periodica può diventare un momento importante per consolidare e diffondere la cultura della sicurezza, come responsabilità collettiva e condivisa.

Cosa prevede l’articolo 35 del Testo Unico sulla Sicurezza in azienda?

In base all’articolo 35 del D.Lgs. 81/08 nelle aziende e nelle unità produttive che occupano più di 15 lavoratori, il datore di lavoro, direttamente o tramite il servizio di prevenzione e protezione dai rischi, indice almeno una volta all’anno una riunione cui partecipano:
a) il datore di lavoro o un suo rappresentante;
b) il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;
c) il medico competente, ove nominato;
d) il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.

Cosa si fa alla Riunione Periodica di Salute e Sicurezza?

Nel corso della riunione il datore di lavoro sottopone all’esame dei partecipanti:
a) il documento di valutazione dei rischi;
b) l’andamento degli infortuni e delle malattie professionali e della sorveglianza sanitaria;
c) i criteri di scelta, le caratteristiche tecniche e l’efficacia dei dispositivi di protezione individuale;
d) i programmi di informazione e formazione dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute.

Nel corso della riunione possono essere individuati:
a) codici di comportamento e buone prassi per prevenire i rischi di infortuni e di malattie professionali;
b) obiettivi di miglioramento della sicurezza complessiva sulla base delle linee guida per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro.

La riunione ha altresì luogo in occasione di eventuali significative variazioni delle condizioni di esposizione al rischio, compresa la programmazione e l’introduzione di nuove tecnologie che hanno riflessi sulla sicurezza e salute dei lavoratori. Nelle ipotesi di cui al presente articolo, nelle unità produttive che occupano fino a 15 lavoratori è facoltà del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza chiedere la convocazione di un’apposita riunione.

Della riunione deve essere redatto un verbale che è a disposizione dei partecipanti per la sua consultazione.

Chi partecipa alla Riunione Periodica? Quali i compiti funzionali di ciascuna figura della sicurezza?

Tutte le figure della sicurezza aziendale sono tenute a partecipare alla Riunione Periodica: Datore di Lavoro, Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), Medico Competente (MC), Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS). Proprio nell’intreccio delle diverse competenze sta il valore aggiunto dell’incontro.

Il Datore di Lavoro, in quanto responsabile ultimo della salute e della sicurezza dei lavoratori, è la figura di garanzia, che deve dare corso alle decisioni assunte.

L’RSPP, in quanto esperto in materia di prevenzione e protezione, dà un fondamentale contributo all’identificazione dei rischi e alla progettazione delle misure di mitigazione.

L’RLS, figura eletta o designata dai lavoratori, si fa loro portavoce, segnalando problemi e criticità e avanzando proposte.

Il Medico Competente, sulla base delle sue rilevazioni sanitarie – collettive e anonime –, delle informazioni raccolte sulle condizioni di lavoro e delle sue conoscenze scientifiche, fornisce indicazioni in fatto di valutazione dei rischi specifici per la salute e formula ipotesi sulle più opportune misure preventive e protettive.

Accanto alle figure obbligatorie, altri specialisti possono prendere parte all’incontro e arricchirlo con i loro contributi. Come, per esempio, il preposto, che su nomina del datore di lavoro, sovrintende all’attività e garantisce l’attuazione delle direttive aziendali, ma anche consulenti esterni specializzati in sicurezza, rappresentanti sindacali, a maggior tutela della forza lavoro, e ancora esperti di ergonomia, psicologi del lavoro, ingegneri della sicurezza, interpellati su questioni specifiche o per progetti di nicchia.

DVR e registro delle visite mediche: i documenti di riferimento della Riunione periodica

La Riunione periodica deve servire anche per esaminare la congruità degli strumenti e delle linee guida aziendali adottate per garantire la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro. Qualora non sia già stata resa disponibile, una copia del DVR deve essere preliminarmente inviata a tutti i partecipanti alla riunione. Inoltre, a cura del medico competente, dovrà essere presentata una memoria scritta con le registrazioni delle visite periodiche previste nel protocollo di sorveglianza sanitaria, i conseguenti risultati aggregati e infine le note sulla maggiore o minore efficacia delle misure volte a garantire il benessere e l’integrità psico-fisica dei lavoratori.

Prima e durante la Riunione periodica quali le procedure di salute e sicurezza?

Per avere una panoramica completa sulle condizioni di salute e della sicurezza in azienda, viene ritenuto necessario anche un controllo preliminare su tutti i dispositivi di protezione individuale. Nello specifico, prima della riunione, ci si dovrà accertare se gli addetti siano stati informati della presenza sul luogo di lavoro dei DPI indicati nel DVR e se siano stati formati per il loro uso. Inoltre, bisognerà verificare che abbiano ricevuto idonee istruzioni sulla loro pulizia e sulla sostituzione, in caso di usura o inadeguatezza alle necessità professionali.

Nel corso della riunione è poi un preciso compito dell’RSPP fare un resoconto sulla formazione dei lavoratori in azienda e avanzare proposte, anche alla luce dei nuovi strumenti di didattica e addestramento digitale. Questo perché gli RLS debbono poter intervenire su tempi, modi e programmi della formazione obbligatoria.

L’incontro dovrà anche essere la sede ideale per approfondire le problematiche relative alla valutazione del rischio stress lavoro correlato e per constatare l’adeguatezza delle attrezzature fornite ai lavoratori e delle stesse postazioni di lavoro, anche quelle domestiche, in caso di smart working. Non ultime, sono da considerare le politiche di sostenibilità e le pratiche di lavoro ecocompatibili.

Riunione Periodica: quali i benefici per la salute e la sicurezza aziendale?

Tutta la letteratura scientifica in materia di sicurezza concorda nel caldeggiare un approccio partecipato alla valutazione dei rischi, alla riduzione degli infortuni e al miglioramento del clima aziendale. La collaborazione tra più stakeholder viene anzi considerata un pilastro fondamentale nella realizzazione di un ambiente di lavoro sicuro e salubre e un fattore costitutivo di team compatti e motivati.

Da questo punto di vista la Riunione Periodica offre - nell’integrazione delle diverse competenze, esperienze e prospettive – il contesto ottimale per una revisione critica collettiva delle politiche di sicurezza.

Ciascun singolo episodio può essere fotografato e analizzato: infortuni, near misses (cioè i quasi incidenti), modifiche nei processi lavorativi, innovazioni normative, case study pertinenti. Tutto allo scopo di trasmettere una maggiore consapevolezza dei rischi, di consolidare le buone pratiche di prevenzione e di individuare le aree di potenziale miglioramento. Proprio per questo sarebbe persino consigliabile indire questo tavolo di confronto con maggior frequenza, magari sfruttando le odierne possibilità offerte dalle piattaforme di meeting a distanza.

L’incontro rappresenta un passaggio decisivo per pianificare e coordinare i futuri programmi di sicurezza, formazione, implementazione delle procedure. E quanto più gli obiettivi saranno chiari, tanto più immediato sarà tradurli in interventi concreti e misurabili nel tempo.

 

 


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